
Ah, la luna! Quel grande, luminoso disco nel cielo che ha ispirato innumerevoli poesie, canzoni e… teorie del complotto. “Siamo stati sulla luna, quindi possiamo fare anche questo!” È una frase che ha eco nelle sale riunioni e nei caffè brainstorming di tutto il mondo e ammetto che anche nelle nostre di sale si è sentito spesso! Ma cosa succede se, all’improvviso, inizi a dubitare di quel piccolo passo per l’uomo e quel gigantesco balzo per l’umanità?
Sì, perché era una frase magica nel mondo del copywriting, un mantra che trasformava l’impossibile in possibile! Un’affermazione che ha spinto clienti e creativi a superare i limiti, a sognare in grande. Ma poi, un giorno, una piccola, insidiosa domanda ha iniziato a serpeggiare nel mio cuore (e quello di tanti) “Ma siamo davvero andati sulla luna?”
Immaginate la scena: un copywriter di fronte al suo cliente, armato fino ai denti di entusiasmo e di un arsenale di idee brillanti, pronto a conquistare il mondo con campagne pubblicitarie strabilianti. “Nessun problema,” dice con un sorriso confidente. “Dopotutto, se siamo andati sulla luna, possiamo fare anche questo!” Poi, mentre si allontana, la domanda fatale: “Ma… e se non ci fossimo mai stati?”
Perché non ci siamo mai più tornati da quel lontano 1969? Forse, come suggeriscono alcuni, la luna è semplicemente passata di moda. O forse, proprio come le tendenze nel mondo della pubblicità, abbiamo solo deciso di esplorare nuovi orizzonti, lasciando la luna ai poeti e agli astronauti dei film di fantascienza.
E ora, cari creativi e marketer, quale frase possiamo usare per ispirare fiducia e ambizione? “Se possiamo scorrere infinitamente su TikTok senza annoiarci, possiamo fare anche questo!” oppure “Se siamo sopravvissuti a riunioni Zoom che potevano essere semplicemente delle email, possiamo fare anche questo!” O forse, in un momento di pura ispirazione cosmica, “Se possiamo dubitare di essere stati sulla luna e comunque continuare a sognare in grande, possiamo fare assolutamente tutto!”
Cari clienti, quando vi trovate di fronte a un progetto che sembra più impossibile di un tranquillo weekend senza controllare le email di lavoro, ricordate: non è la destinazione (lunare o meno) a definire ciò che possiamo fare, ma la nostra capacità di immaginare, di sognare e di trasformare questi sogni in realtà tangibili. E se per caso vi trovate a dubitare, ricordate: anche il più incredibile dei viaggi inizia con un semplice passo… anche se quel passo è su un set cinematografico, e non sulla superficie polverosa della luna.
Quindi, cari sognatori pragmatici del mondo pubblicitario, la prossima volta che vi troverete a cercare quella frase perfetta per spingere oltre i confini dell’immaginazione, fate attenzione: non importa se siamo stati o meno sulla luna. Ciò che conta è che abbiamo il coraggio di guardare verso il cielo, di sognare in grande, e di trasformare quei sogni in azioni audaci. Perché, alla fine, l’unica domanda che conta davvero è: “Cosa possiamo creare insieme oggi?”
Dopotutto, nel mondo della pubblicità, l’unica vera limitazione è l’ampiezza della nostra immaginazione.
(Ma secondo voi, sulla Luna, ci siamo stati davvero?!)